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Il blog di Federica Muraca che spiega ci spiega i progetti de "La Giurranda" associazone culturale cicalese

U tuanu e marzu

Pubblicato da Unknown mercoledì 12 maggio 2010 0 commenti



Sta per essere portata a compimento, la prima rappresentazione teatrale ad opera della Giurranda: "U TUANU E MARZU". La commedia verrà diretta dal maestro Pagnuchella, regista di altre grandi opere prime, di carattere sociale e culturale ambientate a Cicala.

Questa commedia verrà interpretata da:
Personaggi, per ordine di entrata in scena:

* Nannina - Francesca Cerminara
* Giulietta - Angela Spatafora
* Mimì - Costantino Mancuso
* Turillo - Simone Talarico
* Cavaliere Teodoro Morzetta - Francesco Gigliotti
* Don Saverio Borzillo - Francesco Biamonte
* Sofia Borzillo - Mariagrazia Cerminara
* Felice Sciosciammocca - Andrea Muraca
* Alfonso Trocoli - Davide Falvo
* Ciccillo - Giacomo Astorino
* Marietta - Federica Muraca o Stefania Rotella

TRAMA

Sofia, sorella di Don Saverio, confessa al fratello di essere stata vittima di un fatale avvenimento: quando accompagnò il fratello a Roma, mentre si riposava in albergo, durante la notte era scoppiato un pauroso temporale con accompagnamento di tuoni e fulmini. Impaurita era uscita dalla sua camera per trovare rifugio in quella del fratello, quando, venuta via la luce, per il buio era entrata per sbaglio nella camera di uno sconosciuto ed era svenuta per la paura di un fortissimo tuono. L'ignoto individuo aveva colto l'occasione e aveva profittato di lei. Da quell'agitato incontro è nato don Felice Sciosciammocca, figlio naturale e segreto di Sofia, ora fidanzato con Marietta, figlia di don Saverio.

Sofia aveva fatto di tutto per identificare l'uomo che proditoriamente l'aveva oltraggiata, incaricando persino un investigatore privato, il cavaliere Teodoro Morzetta, che però non aveva concluso nulla.

Turillo, un infingardo e infido personaggio che ha salvato Don Saverio dall'investimento di un'auto e che questi per riconoscenza ha preso con sé come domestico, ha sentito di nascosto il racconto di Sofia e quando il suo padrone, esasperato dalle sue malefatte, si decide a cacciarlo via, dichiara allo stupefatto Don Saverio di essere lui l'uomo di quella notte tempestosa e quindi di essere il padre di Felice.

Lo stesso Turillo però aveva promesso a Giulietta, anche lei figlia illegittima, fidanzata di Mimì, amico di Felice, di dichiararsi come suo padre per evitare che il tutore del suo innamorato, don Alfonso Trocoli, lo diseredasse se avesse sposato una giovane donna senza genitori legittimi.

Le cose si complicano ancora di più quando ritorna dall'America don Alfonso Trocoli che l'investigatore riconosce come il vero padre di Felice Sciosciammocca. Nella scena finale mentre scoppia un temporale con tuoni e fulmini, l'imbroglione Turillo viene smascherato e don Alfonso riconoscerà Felice come suo figlio e ne sposerà la madre.

Dal Calabria ORA: I tentacoli della mafia sull'affare Rifiuti

Pubblicato da Unknown giovedì 3 dicembre 2009 0 commenti

Lamezia Terme - La preoccupazione si legge sui volti del presidente Gaetano Pecorella e degli altri componenti della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. È bastata la prima giornata di audizioni, in programma ieri in Prefettura, per rendersi contro che in Calabria non c'è da stare tranquilli.

Incontrando i giornalisti, durante un break dei lavori, Pecorella ha snocciolato una serie di dati inquietanti: oltre 400 discariche abusive esistenti sul territorio regionale, decine di famiglie di 'ndrangheta della provincia di Reggio interessate al ciclo dello smaltimento dei rifiuti, un centinaio di aziende reggine a cui è stata negata la certificazione antimafia. Mettiamoci l'alto numero di Comuni commissariati per eccessivo indebitamento, in alcuni casi al limite del dissesto, l'irrisolta questione della collocazione del secondo termovalorizzatore che continua ad andare su e giù per la regione e prende corpo una situazione allarmante. A proposito delle infiltrazioni della criminalità organizzata, ai componenti la commissione, secondo quanto si è appreso, sono state presentate tre pagine piene di nomi di cosche della provincia, divise per area d'influenza che sono interessate agli illeciti più vari. Basta e avanza per capire la penetrazione capillare della 'ndrangheta nell'affaire rifiuti.

Fuori dall'eden: Il diario di eva

Pubblicato da Unknown lunedì 30 novembre 2009 0 commenti



“Per ogni donna uccisa, violentata, offesa siamo tutti parte lesa”. È questo il tema dell’incontro “Fuori dall’eden: il diario di Eva”, organizzato dall’Associazione Culturale “La Giurranda” di Cicala, che si terrà il prossimo 28 novembre, in occasione della Giornata internazionale sulla violenza contro le donne.

“L’universo femminile è vittima quotidiana di soprusi in ogni parte del mondo. Nelle desolate lande africane, nei Paesi a fondamentalismo islamico,  così come nelle metropoli occidentali più industrializzate. Questo ci fa comprendere come la questione non sia puramente antropologica o culturale quanto sia un fatto connaturato nella bestialità istintuale che l’evoluzione della specie ha connaturato nell’uomo. Retaggi primitivi che per fortuna la maggior parte delle persone è in grado di controllare poiché pone la feritas sotto l’egida della ratio. Ma ci sono degli individui che sfogano la propria repressione, la propria depressione e spesso il proprio disagio psicologico, che sfocia in regressione psichiatrica, in atti di violenza fisica e psicologica.” Con queste parole l’Associazione La Giurranda introduce il complesso tema del convegno.
Sono ormai all’ordine del giorno le vicende di cronaca nera che riguardano il mondo femminile. Donne come Ina o Saana uccise per il loro “essere donna”, per vivere la propria femminilità, la propria sensualità, in una cultura religiosa chiusa. Donne che subiscono violenza fra le mura domestiche, vittime di padri padroni o di mariti violenti e gelosi alla follia. Donne violentate nei vicoli dei centri così come in quelli delle periferie. Donne narcotizzate e rese inermi per essere violentate dal singolo o dal branco. Donne sacrificate all’altare del piacere fine a sé stesso, come agnelli votivi. Ragazze che pur non subendo violenze fisiche sono vittime di stalking, perseguitate in ogni attimo della loro vita, costrette a vivere con la paura, costrette a guardarsi le spalle, costrette a limitare le proprie libertà personali.
Di tutto questo e non solo si discuterà anche attraverso le confessioni di donne che sono diventate testimonianze viventi di ciò che hanno subito direttamente o indirettamente. Fra tutte la presenza di Matilde Spadafora, madre di Roberta Lanzino, violentata e uccisa brutalmente venti anni fa. In seguito interverranno Francesca Mazza, membro della commissione provinciale Pari opportunità; la giornalista Paola Bottero e l’avvocato Maria Iuliano. I lavori saranno coordinati dalla responsabile de “La Giurranda”, Stefania Rotella.
Nella seconda parte del dibattito si svolgerà uno spettacolo sui trampoli seguito da un aperitivo. In conclusione sarà proiettato il film “Ti do i miei occhi”, che si interroga sul perché una donna dopo esserne fuggita ritorni con il proprio uomo, fisicamente e psicologicamente violento. A fine giornata la psicologa Rina Gigliotti coordinerà il dibattito vero e proprio a cui sarà invitato a partecipare anche il pubblico in sala.





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Pubblicato da Unknown giovedì 17 settembre 2009 0 commenti

Salve,
mi presento: Sono Federica e curerò per tutti quanti voi il blog della Giurranda. Questo mio piccolo spazio sarà dedicato a spiegare le nostre idee e i progetti che andremo a realizzare, affinché si crei uno spazio di confronto necessario per quello che è un percorso di crescita e arricchimento nostro e vostro, amici lettori.
Come primo post vi do tutti i nostri attuali recapiti affinché possiate essere facilitati nel contattarci, basta cliccare sopra i vari collegamenti e sarete subito online con noi.
Buona navigazione a tutti quanti voi

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